The 80’s

The 80’s

 

Esistono tantissime convinzioni rispetto agli anni 80: ma quali di queste sono effettivamente vere e quali sono delle bufale pazzesche?

Abbiamo sentito molte volte dai nostri parenti: ” la gonna così la portavo ai miei tempi” , “sono tornate le spalline alte” ecc..  In realtà, sono cambiate moltissime cose ma, in qualche modo, noi non notiamo il passaggio tra esse. Si basti pensare all’uso dei Social Network: un po’ di tempo fa esisteva solo Facebook (negli anni 80 non esisteva il cellulare, figuriamoci lo Smartphone), adesso non abbiamo più tempo per seguire tutti gli account che abbiamo tra: Twitter, Instagram, Pinterest e molti altri. Ci ritroviamo con la nostra vita spiattellata sulla rete senza rendercene conto! Per non parlare delle tendenze o della moda stessa: quante volte siamo andati in un negozio di abbigliamento chiedendo un jeans a vita alta, quando nell’armadio abbiamo ancora dei pantaloni che neppure arrivano all’altezza dell’ombelico.

La velocità in cui le notizie, le novità e le tendenze è anch’essa aumentata a dismisura. Infatti, vi invito a riflettere sulla modalità in cui veniamo a conoscenza di qualcosa: abbiamo fonti di informazione da qualsiasi parte, ci giriamo e veniamo travolti da pubblicità, da canzoni, immagini e video. Ciò che prima il nostro cervello immagazzinava in un mese, adesso viene immagazzinato in una settimana, anzi.. domani questo post sarà già OUT ;D

Quindi, quando pensiamo agli anni 80, ci si deve trasportare in un mondo totalmente diverso: se leggiamo un articolo su Madonna o visualizziamo un video-musicale, dobbiamo ricordarci che il modo in cui le persone lo potevano vedere era la TV che, in Italia, diventò a colori solo nel 1977! Altro che streaming su YouTube!

Come si faceva a comunicare con gli amici? Ascoltare la musica quando non si era a casa? e come ci si vestiva?

MAKE UP

 

Indagando e facendo le domande giuste a chi di dovere, ho scoperto una cosa molto interessante: IL RIMMEL. Penso che pochi di noi sappiano la sua vera storia! Eppure questo termine era usatissimo negli anni 80 a tal punto che se lo indossavi, venivi catalogata come una delle più fighe della compagnia. Non c’era un altro modo per chiamarlo, lo si doveva chiamare così e basta .. Rimmel! Ora, cerco di spiegarvi meglio di cosa si tratta:

Siamo nel 1860, il primo trucco per intensificare lo sguardo annerendo le ciglia, si deve a Eugene  Rimmel che, aperta la sua profumeria nel 1834, rivoluziona il mondo  della cosmesi. Nel 1975 Francesco De Gregori, in un intervista, spiega il significato del suo nuovo album, dicendo : « Rimmel come il trucco che usano le ragazze, quello per gli occhi. Rimmel nel senso di trucco, di qualcosa di artefatto, ma questo disco è fatto per smascherarli, per metterli in evidenza. Almeno queste sono le intenzioni ». Penso sia scontato dire che stiamo parlando del nonno del Mascara!

Possiamo quindi intuire che uno dei pilastri fondamentali degli 80’s era proprio il Make up: i colori, i finish metallici, IL CONTOURING…, eccessi, lusso e opulenza al limite del pacchiano e richiami al mondo della musica disco e commerciale  (che sbaragliava le classifiche, rilegando il rock e la musica psichedelica).

 

FASHION

 

Come ogni decade che si rispetti, anche gli 80s avevano una moda ed una “contromoda”, facciamo degli esempi: allo stile Colorfull  dalle tonalità psichedeliche si opponeva lo stile Punk-rock con il trionfo del nero, dai fuseaux ultra aderenti alle gonnellone molto ampie, dagli abiti in pelle nera ,tra cui l’inimitabile CHIODO, agli abiti multicolore (che manco i pappagalli tropicali 😀 ), dagli orecchini a croce della serie “Satana mi fa una pippa” alle fasce con fiocchi coloratissimi. Insomma, questi due stili si mostrarono di pari passo protagonisti per tutto questo periodo di tempo pur essendo completamente opposti! Questo perchè c’era un grande bisogno di distinguersi dalla massa, un bisogno di essere la persona più stravagante e travolgente delle altre contrapponendosi a tutto ciò che veniva considerato come troppo ordinario. Ecco spiegato il motivo del successo di Madonna! Immaginatevi una donna bellissima che si veste con croci e catene in un mondo tutto colorato e variopinto: il brivido di imitarla farebbe gola a chiunque!

Il tutto contornato da pettinature cotonate da brivido!! (ed ora che ci spendiamo tutto lo stipendio in balsami e maschere ricostruttive)

Tina Turner e Mel Gibson in Mad Max (Contro-moda)

 

Sabrina Salerno e Jo Squillo (Moda)

Concludo questo lungo articolo, anche se in realtà degli anni 80 si potrebbe parlare molto di più, invitandovi a riflettere su come nei nostri anni tentiamo di riprogrammare un’era di cui ormai abbiamo solo più i ricordi, riadattandola faticamente ad i nostri schemi. Il richiamo di questi anni provoca molta nostalgia a chi li ha veramente vissuti e molta curiosità a chi solo ne ha sentito parlare ma, ripeto, i canoni di bellezza sono completamente diversi al giorno d’oggi. Mi dispiace disilludere coloro che cercano in tutte le maniere di rievocare il passato ma, si può prendere spunto da questi gloriosi anni 80 ma riadattando il tutto verso il nostro futuro, che poi, diciamocela tutta, ha i suoi pregi anche lui 😉

Nel prossimo articolo parlerò in modo più approfondito della moda negli anni 80 in Italia..