København

København, o Copenaghen è la capitale della Danimarca e che capitale! Nonostante non sia una meta comune per noi Italiani, questa città mi ha sempre affascinato sia per le abitudini dei cittadini sia per la sua posizione geografica. Immaginatevi di immergervi in una località dove la gente è abituata a riciclare qualsiasi cosa, cucinare con prodotti a km 0 e spostarsi in bicicletta. Inoltre, si parla inglese perfettamente con chiunque: sia anziani che ragazzini; questo perché tutti gli inserti pubblicitari, i film, le serie tv, vengono trasmessi in lingua originale e poi sottotitolati in lingua danese! Sono tutti molto cordiali, friendly e generosi con gli stranieri, quindi non abbiate timore di chiedere qualsiasi informazione.
In questo articolo, racconterò tutto ciò che si deve sapere su questo splendido luogo (senza spoilerare troppo, promesso), concentrandomi su: cosa visitare e cosa non visitare, dove mangiare e dove non mangiare ed ovviamente come vestirsi per non sfigurare troppo vicino a quelle strafighe nordiche con gambe chilometriche !
Non me ne intendo molto sulla Storia di Copenaghen, quindi vi lascio il link che vi conduce ad un sito che sarà sicuramente più attendibile del mio 😉
COSTI
Prima di illustrarvi la miriade di cose che si possono fare in questa città, voglio illuminarvi su quanto sia elevato il costo della vita in Danimarca. Vi accorgerete subito che qui i costi di qualsiasi cosa sono esorbitanti: hotel, bibite e birra, ristoranti e, insomma … ATTENZIONE AI VOSTRI SOLDINI!! Qualche esempio? Un semplice centrifugato di finocchio, cetriolo e ananas può costare anche 8/10 euro; gli Smørrebrød (io le chiamo le bruschette danesi) possono costare anche 12euro l’uno, e stiamo parlando di una fetta pane di segale imburrata con sopra delle fettine di pesce o di carne con delle verdure !! Adesso parliamo di pranzi e cene complete: se malauguratamente vi viene l’idea di mangiare in centro città, soprattutto in quel porticciolo carino carino chiamato Nyhavn, cancellate quell’idea immediatamente !!! Oltre ad essere affollato in tutte le ore del giorno e della notte, oltre ad essere una location prettamente turistica (non assaggerete MAI la vera cucina danese in questi posti), i prezzi e le porzioni sono qualcosa di proibitivo. E quando dico proibitivo, vuol dire che per un semplicissimo antipastino da “faccio tre passi ed ho fame come prima” ed un bicchiere di vino possono volarti tranquillamente 50euro dal tuo bel portafoglio! Non per niente si dice che Copenaghen sia la città più cara del mondo.

Per mangiare la vera cucina danese con un rapporto qualità prezzo adeguato si deve puntare sui mercati al coperto: Torvehallerne e Copenaghen Street Food. Ok, non siamo in un ristorante con tre stelle Michelin ma mi ringrazierete quando capirete che state gustando quel mix di sapori che mai avete provato prima nella vostra vita. QUI, troverete anche l’espresso a dei prezzi decenti, ma parleremo meglio di queste prelibatezze nel prossimo capitolo.
CUCINA

La Cucina danese è caratterizzata per essere ricca di carboidrati, pesce e carne. Questo è dovuto, al pari dell’arte culinaria dei paesi confinanti, al clima rigido che impone una cucina ricca da un punto di vista calorico. Infatti, nonostante la materia prima sia molto difficile da coltivare e da trattare, i cuochi danesi hanno saputo trovare il giusto equilibrio di sapori per mettere nelle loro pietanze quel gusto e ricercatezza senza pari: non per niente il ristorante migliore del mondo si trova proprio a Copenagen, il Noma.
Vorrei soffermarmi sulla regina della cucina danese : La Marinatura. Essa consiste nell’immersione di cibo cotto o crudo (in questo caso tagliato a fette sottili), per un tempo variabile, in un liquido tipicamente composto da tre tipi di ingredienti: acidi (come ad esempio aceto, succo di limone, vino, birra) ,olii ed aromi (spezie ed erbe). In Danimarca, il gusto del cibo marinato è strepitoso: delicato e forte allo stesso tempo! Solitamente vengono marinati tanti tipi di pesci ma il più gustoso è sicuramente l’aringa. Mi raccomando seguite il mio consiglio e non rimarrete delusi, magari la prima volta provatela su uno Smørrebrød (di cui vi ho parlato nel capitolo precedente), in modo da stemperare il suo sapore deciso. Troverete altri moltissimi piatti da assaggiare: le polpette, le zuppe e le insalate di pesce, ma sono pietanze tipiche della cucina nordica, (magari con qualche erba o spezia in più o in meno ma la sostanza è quella), e poi l’importante non è cosa si mangia ma DOVE LO SI MANGIA!
Quindi veniamo all’elenco dei locali dove vi consiglio di fermarvi:
- SideCar, la colazione e brunch all you can eat;
- Fiskebaren, ristorante ricercato con ottima qualità prezzo;
- Mikeller Bar, dove gustare le birre migliori;
- Torvehallerne e Copenaghen Street Food, i due mercati coperti.
Ovviamente parlerò in dettaglio di questi magnifici posti in altri articoli 😉
MOOD

Quante volte, prima di partire, ci siamo posti la domanda:”ma cosa metto in valigia?” Nessun problema! In Danimarca, tutti ma proprio tutti sono convinti di vivere nel mondo degli unicorni. Non sto dicendo che è normale vedere gente in giro vestita come se andasse al Carnevale di Rio, ma ne ha proprio tutta l’aria. Ho visitato questo splendido paese proprio nella settimana di ferragosto, quindi, nonostante il freddo (la massima era di 18° e la minima 10°), decisi di visitare la spiaggia Amager Strand. Trovai tanti gruppi di adolescenti travestiti da personaggi di vario genere, stereo in spalla con una musica in stile country rock, asciugamani e teli mare stesi sulla sabbia, sorridenti e rispettosi. Anche se molto probabilmente si stava trattando di una festa sulla spiaggia, nessuno gridava e nessuno lasciava immondizia nei luoghi pubblici, non usavano bottiglie di vetro e si facevano il bagno in santa pace. Restai stupita di tanta maturità in ragazzini di soli 15/16 anni. Non voglio fare il paragone con altri paesi, ma in quella spiaggia mi sentivo tranquilla ed al sicuro! Tutti rispettavano le regole e le facevano rispettare agli altri con fare normalissimo, anzi sembrava che si sentissero anch’essi a loro agio tanto da trasmettere serenità ed allegria. Non mento e non esagero dicendo che mi sono sentita in questo mood per tutto il viaggio: mi avevano contagiato.
Questo mood si chiama “Hygge” ed è l’attitudine di trovare la felicità nelle piccole cose di ogni giorno. Si potrebbe descrivere come intimità, calore, accoglienza. Indipendentemente dal lavoro, dai problemi famigliari o dalle condizioni sociali, gli abitanti di questo paese hanno imparato a sorridere alla vita, a non farsi inghiottire dagli impegni e dalle sfortune: la ricetta della lunga vita. Mi spiego meglio, portatevi in valigia quello che vi fa sentire a proprio agio: uno stivaletto che non riuscivate a mettere da diverso tempo, un cappello buffo, quel rossetto troppo scuro e quei leggins troppo colorati, armatevi di sicurezza ed anche di menefreghismo e sarete BELLE E SLANCIATE come quelle biondone nordiche che tanto ci fanno invidia 😉 FIDATEVI!
P.S. : magari qualche giacca a vento portatevela, sapete com’è.. il clima oceanico non è dei più caldi 😉
PULIZIA
Inizio questo capitolo con un aneddoto divertente: Entrai da Joe&Juice attirata da quei deliziosi centrifugati. Ne ordinai uno, lo assaggiai, “strabuono” e lo finii. Arrivò un bambino e farfugliò qualcosa del tipo” lo posso prendere?” indicando il mio barattolo di plastica vuoto, tra me e me pensai che stesse facendo una sorta di gioco con gli amichetti, così glielo diedi. Successivamente, mi accorsi che, raccolti tipo 10 bicchieri, si diresse verso la cassa, li restituì ed in cambio gli diedero un frullatino!!! OH! Rimasi basita.. molto basita!
Ebbene si!! In Danimarca se restituisci l’involucro o la confezione, ti restituiscono il suo valore!!!!! Oltre ad essere un paese effettivamente pulitissimo, gli abitanti sono incoraggiati attraverso questo riciclaggio continuo a contribuire ad un ambiente sano. Al supermercato ad esempio, una volta portato indietro tutto ciò che può essere riutilizzato, viene lasciato un buono da poter riutilizzare in cibi e bevande! Chi lascia in giro immondizia, oltre che essere multato, lascia al prossimo la possibilità di avere un pranzo fresco GRATIS! Insomma, altro che mondo dei Minipony, qui siamo 20anni nel futuro.
Ora che ho suscitato in voi abbastanza curiosità, vi invito a seguire i miei successivi post dove scopriremo insieme tantissimi altri misteri su questo splendido e meraviglioso paese.
