#aesthetic : Cosa significa? Lo

#aesthetic : Cosa significa? Lo

Non vedevo l’ora di fare chiarezza su questo argomento. Credo lo pensiate anche voi.

Lasciamo perdere l’origine greco del termine Aesthetic e concentriamoci sulla sua evoluzione negli anni, fino a diventare un must ed un vero e proprio trend sia online che nella vita reale.

 

Si considera ”estetico” ciò che succede alla nostra mente quando ci intratteniamo con oggetti o ambienti che amiamo: come immagini, ascoltare musica, leggere poesie, esplorare la natura, intraprendere nuove avventure o molto altro ancora. Si raggiunge una pace ed un entusiasmo perfettamente equilibrato nella nostra anima che ci ammalia nel più profondo.

Se vogliamo capire meglio questa ”ricerca del bello” dobbiamo addentrarci nel 1800 e nel personaggio di Oscar Wilde in Inghilterra. La bellezza e la stravaganza erano oggetto portante di ogni studio filosofico e mentale, tant’è che diventava una vera e propria ossessione. Statue di marmo, arazzi, elegantissimi vestiti, pizzi e merletti, gioielli sfarzosi e tutto ciò che si traduceva in lusso estremo, era Estetico e quindi l’unica ragione di vita.

L’estetismo è stato un movimento culturale di grande importanza che ha ”intaccato” molte sub-culture negli anni avvenire ed ha ispirato tantissimi artisti nella ricerca della suddetta PERFEZIONE.

Ed è proprio questa ricerca della perfezione, del bello e delle sensazioni appaganti e felici che, molti anni più avanti, motivò un intera generazione a creare dei collegamenti che permettevano di condividere le proprie creazioni ed emozioni A TUTTO IL MONDO. La curiosità, la voglia di scoprire.. di imparare tradotta in termini che conosciamo: the WOLD WIDE WEB.

Infatti, nel 2010, nacque TUMBLR.

Un Microblog e social network americano che ebbe un successo pauroso in tutto il mondo poichè finalmente i creators potevano sbizzarrirsi condividendo la loro stessa ”perfezione” artistica a portata di click, migliorandosi a vicenda, commentando i propri lavori e inventando veri e propri trend.

La questione più curiosa fu che all’interno di questo social, comparvero a loro volta delle sub-culture, dei generi musicali, delle varianti estetiche che amplificarono notevolmente il potere del web sulle nuove generazioni. Quella che ci interessa è la VAPORWAVE, la mamma dell’ #aesthetic per eccellenza.

Si definisce Vaporwave come una cybercultura con un ideologia di fondo proveniente dagli anni 80 e 90. Al fine di ironizzare il genere Chillwave, questa musica e poi corrente estetica, si è sviluppata in parte anche dalle tendenze sperimentali del pop ipnagogico e caratterizzato dall’appropriazione di stili come lo smooth jazz, R&B e lounge reinterpretati con tecniche di sampling.

Insomma, si mischiava un pò di elettronica con scenari cyberpunk, poi si aggiungevano sfumature di color pastello, un pò di insegne con Ideogrammi asiatici ed ecco fatto 😉

Ma cosa centra con Aesthetic?

Diciamo che con l’invenzione di Instagram e Pinterest, questi ”vecchi” generi si sono evoluti sempre di più diventando molto famosi e legandosi anche all’aspetto modaiolo e stilistico. Infatti, la parola aesthetic non si avvicina neppure lontanamente ad una cultura o ad un movimento culturale vero, neppure ad uno stile MA arricchisce questi ultimi al fine di darne una sua personalizzazione.

  • Una teoria filosofica che delinea l’idea di bellezza senza tempo e spazio: linee pulite, senso di spazio e composizione quasi minimalista, superfici spoglie, un cubismo in penombra.
  • Non è una cultura in sè ma solo un microgenere. Come se fosse uno stile nato per rappresentare un concetto personalizzandolo: Minimalismo estetico, grunge estetico o shabby estetico.
  • Una particolare composizione di idee stilistiche e gusto personale chiaro e inconfondibile: il gusto estetico di un designer, un blog estetico o un feed estetico come se fosse bilanciato, un vestito esteticamente alla moda.

Quindi, quando l’influencer di turno posterà i suoi screenshoot di Pinterest scrivendo ”aesthetic” come caption, ricordatevi questo articolo e rideteci un pò su.