Upcycle: il vero trend del 2021

Upcycle: il vero trend del 2021
Il valore delle scorte in eccesso delle collezioni primavera/estate 2020 è stimato fra i 140 e i 160 miliardi euro nel mondo (tra i 45 e i 60 miliardi di euro solo in Europa), più del doppio dei livelli normali per il settore della moda. 
Proprio per questo, la soluzione al problema doveva essere un iniziativa che rappresentava un passo importante verso un sistema moda più sostenibile e circolare.
 l’Upcycling.
Cos’è questa nuova parola?
Tecnicamente, significa realizzare abiti e accessori partendo dall’esistente, che si tratti di un abito finito, di stock di magazzino, di pezzi vintage o di tessuti e materie prime inutilizzate.
Mi piace definirlo RICICLO CREATIVO
Per capirci meglio vi faccio un elenco dei suoi vantaggi, perchè di svantaggi proprio non ne ha.
  • Tessuti deadstock come alternativa economica ed ecologica  ai materiali di nuova produzione. Es Patchwork
  • Pezzi limitati presi da vecchi capi e rimessi a modello
  • Nuovi posti di lavoro per scegliere i tessuti in anticipo e prevedere l’andamento del mercato e sprecare il meno possibile
  • Unicità e collezioni esclusive, se finisce un prodotto non se ne produce più e acquisisce valore.
  • Il termine riciclati appartiene ora al vocabolario del lusso

Considerando che la più alta percentuale di emissioni di gas serra dell’industria della moda proviene dalla produzione di tessuti, è indispensabile che il riutilizzo di tessuti già esistenti diventi una pratica comune. “I tessuti che abbiamo già prodotto ci bastano, eppure continuiamo a produrre immani quantità d’indumenti da tessuti vergini,” dice Sara Arnold, cofondatrice del gruppo di attivisti Fashion Act Now, in una recente chiamata su Zoom. ecco qui le principali differenze tra Up e Re Cycling:

Tutte le maison di rilievo ormai hanno venduto delle collezioni interamente composte da capi del passato e migliorate per creare un capo unico nel 2021. Qui di seguito dei link e delle immagini per visualizzare meglio questo trend. Miumiu ad esempio, ha centrato lo stile, la sua collezione ci trasporta nel passato ma con i piedi ben piazzati nel futuro.

Maison Margiela, invece crea capi tutti nuovi con una collaborazione con DHL e reinventa assemblamento di stoffe ed i materiali usati.

Qui vedrete cliccando la collezione di Armani più classica ma sicuramente sostenibile e la collaborazione di Prada e Raf Simons ormai Sold out.